Potatura alberi
In teoria e anche in pratica, in un mondo perfetto, gli alberi non avrebbero bisogno di essere gestiti e potati.
Un albero in natura è in grado di gestirsi e di autopotarsi adattandosi alle condizioni del luogo in cui è nato e in cui deve vivere.
Se nasce e vive in un bosco fitto adatterà la sua forma e la sua crescita in ragione delle sue esigenze, quindi, una forma affusolata, proteso verso la luce da catturare, necessaria per prodursi il cibo con la fotosintesi e pochi rami da mantenere e da nutrire.
Se al contrario nasce solo ed isolato cercherà di stare basso, si strutturerà per essere potente e resistente ai venti e alle intemperie essendo solo e non protetto da altri alberi.
Questi sono solo due esempi per comprendere come gli alberi sappiano adattarsi e adattare la loro struttura alle condizioni in cui devono vivere, quindi anche ad autopotarsi e ad eliminare branche inutili nel corso della loro esistenza.
Purtroppo l'elemento che rompe la perfezione nel mondo degli alberi siamo noi : l'uomo.
Volendo noi convivere con gli alberi e costringendo loro a vivere con noi, perchè ci servono per la mostra esistenza, cerchiamo di addomesticarli alle nostre esigenze.
Un modo che usiamo per provare a rendere possibile questa convivenza è la potatura.
La potatura è SEMPRE un danno per l'albero, sta però all'arboricoltore sensibile ed esperto ridurre al minimo questo danno.
L'arboricoltore deve assecondare il più possibile le esigenze dell'albero, saper leggere e comprendere i messaggi che l'albero ci comunica attraverso i suoi comportamenti è quindi FONDAMENTALE.
Per farlo ci vuole tanta esperienza e formazione sapendo che ogni azione che viene eseguita su un albero, specialmente in ambiente urbano, ha conseguenze sull'albero e su chi lo frequenterà per anni e anni.
Da questo si evince l'enorme responsabilità che ha un arboricoltore tree climber e perchè da sempre io come azienda dedico la massima attenzione alla corretta potatura e dico con forza :
NO ALLA CAPITOZZATURA!!!