scelta e corretto uso attrezzi da taglio per la potatura in tree climbing

dom 28 febbraio 2016

SCELTA  E  CORRETTO  USO  DEGLI  ATTREZZI PER POTATURA IN  TREE CLIMBING

 

(…) Come si è sottolineato più volte un tree climber è prima di tutto un arboricoltore, di conseguenza lo scopo dell’esecuzione del lavoro è prendersi cura degli alberi.

Una delle operazioni che sicuramente l’arboricoltore tree climber deve eseguire è la potatura.

Gli attrezzi che vengono comunemente utilizzati per questo tipo di lavorazione sono essenzialmente quattro:

  • Seghetto da potatura
  • Asta telescopica con seghetto
  • Motosega a scoppio
  • Motosega a batteria

Negli anni gli operatori in tree climbing hanno selezionato queste tipologie di attrezzi in base alla loro operatività e semplicità di utilizzo, ma anche e soprattutto in base alla loro sicurezza.

Per quanto concerne il seghetto manuale si prediligono i modelli a lama curva che tagliano in tutte e due le azioni dell’operatore, ovvero spingente e traente, con lame molto flessibili e l’impugnatura ergonomica e in gomma morbida antiscivolo.

La particolarità è che devono essere dotati di custodia con scatto di sicurezza per evitare la fuoriuscita involontaria del seghetto.

La lama quando l’attrezzo non si usa è sempre coperta e non può in nessun modo danneggiare le funi.

Per questa ultima ragione le aste telescopiche utilizzate dalla maggioranza degli arboricoltori sono il modello che permette di avere la lama coperta quando l’attrezzo è attaccato all’imbrago dell’operatore, in modo che nella movimentazione delle funi le stesse non possano inavvertitamente impattare e rovinarsi con la lama dell’asta.

Alcuni modelli oltre ad avere la lama scoperta sono appese all’imbrago con la lama rivolta verso il basso e spesso le funi si agganciano rovinandosi pericolosamente.

 

Il capitolo degli attrezzi a motore (motoseghe da potatura) merita una riflessione particolare oltre che sulla scelta della tipologia del modello di motosega anche sul suo corretto utilizzo in pianta .

La prima osservazione è che vanno preferite motoseghe da potatura oltre che per il peso contenuto anche per la presenza del gancio apposito e omologato per l’attacco dell’attrezzo all’imbrago.

A questo gancio l’operatore provvederà a connettere una fettuccia appositamente studiata per essere connessa all’imbrago anche quando l’operatore sta utilizzando la motosega, fettuccia che però deve essere provvista di un apposito link che si rompe a 100 kg di trazione in modo che se per un errore di taglio l’attrezzo rimane incastrato nel pezzo di albero che viene rimosso non coinvolge l’operatore ma si distacca dall’imbrago.

 

L’operatore quando usa uno qualsiasi di questi attrezzi DEVE essere connesso all’albero oltre che con la fune di lavoro con il sistema di posizionamento e DEVE preferire che queste due connessioni siano nella parte opposta rispetto alla zona di taglio.

DEVE inoltre raggiungere una postura stabile e comoda per eseguire il lavoro.

Condizione imprescindibile per garantire la sicurezza durante l’operazione di taglio è che l’operatori impugni la motosega con entrambe le mani.

Recentemente alle normali motoseghe a scoppio si sono aggiunte le ottime motoseghe a batteria.

Oltre ai comprensibili vantaggi ecologici, la mancanza di emissioni di gas di scarico e la contenuta rumorosità sono elementi positivi per la sicurezza in cantiere, garantendo un minore stress per l’operatore che le utilizza e una migliore comunicabilità tra gli arboricoltori presenti in cantiere.

L’evitare poi ogni volta la procedura di accensione evita all’operatore una fatica aggiuntiva e una fase generalmente rischiosa.

Una fase importante della lavorazione in tree climbing è anche il passaggio da terra di questi attrezzi da parte degli operatori presenti in cantiere verso il climber in pianta.

Tutti i suddetti attrezzi sono dotati di un aggancio a cui connettere le funi o un moschettone.

L’operatore a terra DEVE dopo che ha connesso l’attrezzo alla fune che l’operatore in pianta utilizzerà per issare l’attrezzo, allontanarsi dalla verticale di caduta e avvertire tutti il lavoratori presenti in cantiere dello svolgimento di questa procedura.

Anche nella scelta delle attrezzature da taglio, l’arboricoltore tree climber può esprimere la sua professionalità scegliendo sempre il meglio che offre il mercato, sia da un punto di vista della ergonomicità e leggerezza, che si traduce in sicurezza sul lavoro, che per la qualità del taglio offerta da suddetti attrezzi, che si traduce invece in qualità del lavoro.

Personalmente dove posso per potare uso i segacci a mano, sia per un motivo di minor impatto ambientale sia per la qualità eccelsa del taglio.

Negli anni ho potuto constatare che l’albero riesce a compartimentare meglio un taglio eseguito con una lama di segaccio piuttosto che un taglio eseguito da una catena di motosega.

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